La depressione è un disturbo dell’umore che si manifesta con vissuti di tristezza profonda, angoscia, disperazione, associati alla perdita dello slancio vitale e all’incapacità di provare gioia e piacere che si propaga a macchia d’olio su tutti gli ambiti della vita dell’individuo. È importante sottolineare che la tristezza è un’emozione naturale e sana come risposta a momenti particolari; diventa patologica nel momento in cui la tendenza all’angoscia e al pessimismo non è momentanea bensì continua, per settimane e mesi (e nei casi più gravi per anni) e quando sono presenti anche altri sintomi specifici in un quadro ben distinto che contraddistingue una patologia spesso silenziosa ma molto profonda che può nei casi più gravi compromettere tutte le sfere della vita della persona: personale, affettiva, lavorativa, valoriale.
I fattori scatenanti della depressione possono essere endogeni, ossia avere cause interne, oppure si può parlare di depressione reattiva quando è conseguente ad eventi avversi, luttuosi o comunque a situazioni stressanti.
Si può parlare di depressione quando per almeno due settimane la persona sperimenta:
pensieri ricorrenti di morte, ricorrente ideazione suicidaria senza un piano specifico, o un tentativo di suicidio, o l’ideazione di un piano specifico per commettere suicidio.
Nei casi di disagio depressivo è necessario rivolgersi ad uno specialista che possa valutarne l’intensità e riconoscere i possibili fattori che lo hanno scatenato, per poter quindi stabilire un corretto percorso terapeutico. La percezione che tutto sembri vuoto e senza senso, è spiegata dal fatto che la persona depressa non è in contatto con i suoi sogni e bisogni. Un sostegno psicologico può aiutare la persona ad ascoltarsi e a prendere contatto con i propri sogni e desideri, e questo è sicuramente il primo passo per stare meglio. È importante comprendere che per quanto insidiosa e subdola la depressione è una malattia curabile. Può essere necessario in alcuni casi, associare all’intervento psicoterapeutico un intervento farmacologico, per superare la fase acuta del disagio. È importante sottolineare che il farmaco, da solo, non basta e che è indispensabile che si crei una buona relazione tra lo psicologo ed il paziente.